domenica 2 settembre 2018
L'iniziativa viaggia sotto l'hastag #noplastica. Durante tutto il mese di settembre iniziato ieri gli ospiti di Villa Asfodeli a Tresnuraghes, centro costiero della provincia di Oristano, riceveranno un sacchetto nel quale poter sistemare la plastica, che purtroppo ha invaso anche gli arenili del litorale planargese, frutto della inciviltà di molti oppure giunta a riva dopo le mareggiate degli ultimi tempi. Una volta raccolta, la plastica viene consegnata ai titolari della struttura ricettiva, ai quali è affidato il compito di smaltirla regolarmente. Per questo scatta una ricompensa: ai turisti vengono serviti come apertivo due calici del vino che si produce dalle uve di Planargia, come la famosa Malvasia.
L'idea è di Guglielmo Macchiavello, tra i primi a credere nell'ospitalità diffusa in Planargia, diventata filosofia del turismo ecosostenibile in un'area naturale di rara bellezza. Le politiche ricettive capaci di salvaguardare l'ambiente sono oramai consolidate: la certificazione «Ecolabel» dell'Unione Europea, concessa dopo aver seguito un percorso di sostenibilità ambientale, spinge i gestori a fare in modo che nelle loro camere i clienti possano trovare prodotti biodegradabili e non inquinanti, contenuti in dispenser e non nei classici recipienti monodose. Una pratica che va diffondendosi in tutta Italia. Lo scambio plastica in cambio del vino sardo sarà di certo apprezzato dai turisti che sceglieranno la costa oristanese, per buona parte ancora incontaminata. Tra i più assidui frequentatori i ciclo-turisti: anch'essa una scelta di trasporto sostenibile.
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