mercoledì 29 ottobre 2008
"Incombe l'era della controriforma?" Per Mario Pirani ("Repubblica" , 27/10, p 23) da noi è in atto «un invisibile Concilio tridentino che impone a tutti, non solo ai credenti, le prescrizioni ecclesiastiche». Lo ha scoperto dirigendo un dibattito su "Etica e testamento biologico" tra due senatori, Marino e Binetti, «ambedue cattolici», ma senza «alcuna possibilità d'accordo». È desolato, lui: eppure nel caso Welby «non si tratta(va) della legalizzazione dell'eutanasia». Innocente, Pirani! In astratto era così, ma in concreto esso fu strumentalizzato proprio a quel fine" Lui vede il vero scandalo nel «non possumus pontificio» per cui certi cattolici «si sono inventati che idratazione e alimentazione artificiale non sono terapie» e accanimento terapeutico, e interromperli equivarrebbe all'uccisione. No! " ribatte fiero " perché lo Stato è laico solo se «la legge religiosa non è automaticamente anche legge civile». D'accordo! Ma da noi è così: gli eletti nel libero Parlamento fanno le leggi decidendo liberamente. Pirani ha mai visto leggi civili fatte da Papa o vescovi? O " qui l'inghippo vero " lui e tanti altri pensano che lo Stato laico deve comunque avere leggi opposte a ciò che dice la Chiesa, anche se la maggioranza dei cittadini eletti ed elettori concorda di fatto con quello che dice la Chiesa? Concludendo? Se in Parlamento un giorno la maggioranza dirà che nutrire e dissetare sono accanimento terapeutico, Pirani avrà la legge che gli piace, ma fino a quel giorno, anche se non gli piace, la legge civile, e laica, è un'altra. Controriforma e Inquisizione non c'entrano nulla!
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