Pinho Vargas sfida “Judas” con la musica
venerdì 13 marzo 2015
Nella storia della musica la figura di Giuda non ha mai goduto di particolare fortuna; scomoda e ingombrante, si è tutt'al più guadagnata qualche accenno schivo e frettoloso all'interno di partiture destinate a ben più nobili soggetti. Con una buona dose di coraggio, all'apostolo che ha venduto Gesù per trenta denari il compositore portoghese António Pinho Vargas (classe 1951) ha invece dedicato un intero oratorio, Judas (secundum Lucam, Johannem, Matthaeum et Marcum), ultimato nel 2002 e registrato dal Coro e dall'Orchestra Gulbenkian diretti da Fernando Eldoro.Come suggerisce il titolo dell'opera, i testi – in lingua latina – sono tratti dai quattro Vangeli e sono organizzati in cinque scene e un epilogo caratterizzati da una scrittura densa e a tratti sfilacciata, carica di contrasti ritmici ed escursioni dinamiche; da una trama espressiva articolata e ricca di colpi a effetto che Pinho Vargas ha mutuato dalla sua vena creativa di jazzista e autore di colonne sonore cinematografiche. Non è infatti per niente facile orientarsi tra i diversi quadri musicali che compongono il Judas e che sembrano assecondare il soggetto di una grande tragedia greca, il cui funesto finale era già scolpito dal destino, come ricorda il coro nell'episodio conclusivo: «Tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti».Coro e Orquestra GulbenkianPINHO VARGASJudasNaxos. Euro 7,00
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