Più valore alle pensioni Inpdap
martedì 2 novembre 2004
I pensionati dell'Inpdap accusano l'ente di non applicare alle loro rendite il giusto adeguamento al costo della vita. E sono numerosi i reclami con i quali si chiede il riconoscimento della perequazione automatica, ogni anno, applicata separatamente sull'indennità integrativa speciale e sulla pensione. L'Indpap, al contrario, riconosce l'adeguamento unicamente sull'importo complessivo del trattamento (pensione più i.i.s.). Le conseguenze non sono di poco conto. Diverse leggi (86/41, 503/92, 449/97 ecc.) hanno regolato la materia graduando la rivalutazione al costo della vita (100,90, 75%) per fasce di importo del trattamento pensionistico complessivo, per cui adeguamenti separati sull'indennità integrativa e sulla pensione risulterebbero più favorevoli di un adeguamento complessivo. Nel respingere le richieste dei pensionati, l'Inpdap si difende elencando, nella recente nota operativa n.24, le numerose disposizioni che legittimerebbero il suo operato. Queste trovano conferma - secondo l'ente - anche in una sentenza della Corte dei Conti (n. 430/ 2000): è «evidente l'intento del legislatore di graduare le percentuali di aumento in relazione al complessivo trattamento pensionistico in godimento». La rivendicazione dai pensionati trova in realtà le sue radici in un profondo stato di insoddisfazione per la perdita progressiva del valore e del potere d'acquisto delle pensioni e nell'accrescersi del fenomeno delle «pensioni d'annata». Il problema è stato riconosciuto anche dalla Corte costituzionale con la sentenza n.30/2004, così da prefigurarsi come un elemento imprescindibile delle future contrattazioni collettive. Un concreto segnale per una svolta positiva è rappresentato da un ordine del giorno, presentato alla Camera ed accolto dal Governo, con il quale si stabilisce l'impegno a prevedere forme di adeguamento dei trattamenti pensionistici «con riferimento anche alla dinamica delle retribuzioni dei lavoratori». Oltre alla garanzia della rivalutazione annuale al costo della vita, i pensionati potrebbero pertanto beneficiare anche di un collegamento con la crescita delle retribuzioni dei lavoratori attivi, con modalità da concordare in occasione dei rinnovi contrattuali. Vincoli di bilancio permettendo, purtroppo, così come avviene per qualsiasi altro tipo di spesa. Borse universitarie. L'Inpdap, al fine di favorire la formazione universitaria e professionale per i figli e gli orfani dei lavoratori assicurati all'Istituto, mette a concorso 3.200 borse universitarie (fino a un valore di 1.000 euro ciascuna), 50 borse per corsi di specializzazione (ciascuna fino a 2.000 euro), da riferirsi all'anno accademico 2002/2003. Inoltre, riferiti all'anno accademico 2004/2005, sono stati banditi 500 soggiorni all'estero per l'approfondimento di una lingua straniera e 200 soggiorni in Inghilterra. Il termine per la presentazione delle relative domande è fissato al prossimo 15 novembre.
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