giovedì 13 luglio 2017

Doveva andare a Sanremo, Pierina. A rilanciare Massimo Ranieri col toccante canto di una vita normale, semplice, vera. «Pierina, da trent'anni vai al lavoro alle cinque di mattina… Anneghi le malinconie nei secchi delle pulizie, e i figli se ne vanno, si resta soli a inventare la cena… Poi davanti alla tivù ripensi a quando lo chiamavi amore e ti chiamava amore, quanto tempo fa? Ma nei sogni lo puoi ritrovare…».

Pierina non era roba da Sanremo, però. Che ci avrebbe fatto tra lustrini e paillettes una donna delle pulizie, una vedova sola? Che c'entrava con Sanremo una canzone sulla vita di noi persone qualunque, capace pure di farci venire brividi improvvisi, quando, all'improvviso, si spalanca sulla fine del viaggio della vita?

«Stasera che strana, Pierina, stasera… Serena di famiglie riunite, nuovi amori adolescenti, e tu Pierina sembravi una rosa… Hai spento la tivù, un sogno non ti basta più, lo chiamavi amore e rispondeva amore… Troppo, troppo tempo fa… Stanotte lo vai a ritrovare, fate festa anche voi, sorridete: da stanotte Pierina può vivere…» No, non andò a Sanremo, Pierina: Massimo Ranieri vinse con Perdere l'amore. Ma nel suo Lp dell'88 Pierina l'ha incisa comunque: conoscerla, vale la pena.

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