mercoledì 10 febbraio 2021
Un piccolo libro di Nicolò Terminio, psicoanalista e docente torinese, illustra in sole 128 pagine l'apporto che la psicoanalisi può dare alle relazioni personali e sociali. Il titolo è Educare alla relazione (Edb, euro 12,50) e si articola in quattro capitoli: Dalla violenza di genere al riconoscimento dell'alterità; Educare l'identità relazionale; La soggettivazione nell'educazione affettiva; L'amore e l'invenzione della coppia. Qui ci limitiamo a spigolare nel primo capitolo. Essenziale è la distinzione fra identità di genere e ruolo di genere. Il termine "genere" si riferisce alle categorie maschile/femminile (gender) che vanno distinte dal sesso biologico maschio/femmina (sex); il genere riguarda gli atteggiamenti, i sentimenti e i comportamenti che in una data cultura vengono assegnati al sesso biologico di un individuo. Ebbene, l'identità di genere riguarda la percezione di sé come maschio o femmina; il ruolo di genere concerne le aspettative che ogni cultura ha dall'individuo maschio o femmina. L'autore sostiene che la violenza di certi uomini viene scatenata quando la singolarità di una donna sfugge alla padronanza fallica (pretesa di dominio maschile), cioè quando l'alterità della donna appare come ingovernabile, come elemento che sfugge al controllo e segnala la propria impotenza. La logica fallica non appartiene soltanto agli uomini violenti; è, infatti, una tendenza molto diffusa intendere e assumere il proprio ruolo di genere ricorrendo a questo tipo di logica. Terminio riporta un singolare esempio tratto dalla sua esperienza di psicoanalista: «Durante un gruppo sulle dinamiche di coppia era curiosamente emerso, tra gli uomini, un fastidio comune nel trovare ripetutamente il tappo della bottiglia dell'olio non avvitato; le donne lo lasciavano sempre svitato. Discutendo su questo aspetto, a un certo momento era diventato sempre più chiaro che il confronto con le donne implicasse il confronto con qualcosa che non si avvita. Ecco, potremmo indicare la logica fallica come espressione del tentativo maschile di avvitare il femminile». Interessanti anche le considerazioni sulla "flessibilità" nel rapporto di coppia, in opposizione alla "rigidità": «La flessibilità permette di introdurre amore e poesia nel rapporto tra un uomo e una donna. Amore perché amare è dare ciò che non si ha, amare è offrire la propria mancanza, è dire "io manco di te", amare non equivale a colmare le mancanze dell'Altro, ma esprime piuttosto il desiderio di rivolgersi alla mancanza desiderante dell'Altro a partire dalla propria mancanza». Quanto alla poesia, essa è «un'articolazione del linguaggio che, sebbene parta dal codice della lingua, sovverte il codice stesso mostrando il cuore vivente del linguaggio, la dimensione incarnata della lingua che impone flessibilità e non la rigida adesione a qualcosa di già scritto». Un'ultima citazione, di Jacques Lacan: «Quando un uomo incontra una donna incontra la propria ora di verità». Terminio commenta: «È una frase che vale in ogni forma di amore, in ogni vero amore è in gioco la propria verità attraverso l'incontro con l'alterità radicale dell'Altro».
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