sabato 2 marzo 2019
Viva la libertà! Anche dei "Grilli parlanti", che in Italia vanno di moda in versioni varie. Quella "maxi" la vediamo agitata e fantasiosa tra partiti-spettacolo e società anche con invenzioni clamorose in politica e dintorni istituzionali. Ma i "Grilli parlanti" sono anche in versione "mini", volutamente tali e messi in mostra in pagine più o meno note e professionali. Tra queste di recente "Panorama", settimanale negli anni sempre cangiante. Nell'ultimo numero (27/2, p. 98) "il Grillo Parlante" – questo il nome della rubrica – a firma Mario Giordano ha per titolo «Abuso di pazienza» ed esordisce interrogando: «Ma davvero c'era bisogno di una maxi riunione in Vaticano per dire che è giusto lottare contro la pedofilia?».
Domanda retorica per lui, con ovvia risposta: «non c'era bisogno»! Vuol dire che lui non ne sentiva bisogno? Va bene, ma questo non è un titolo per sostenere che tutti gli altri – compresi uomini e donne di Chiesa convenuti a Roma su invito di papa Francesco – non ne avessero bisogno. Chiuso il discorso? No! E arriva il peggio. Insiste, il Grillo mini parlante, e aggiunge che la «maxi riunione» rischia di essere «non solo tardiva e insufficiente, ma di apparire anche un po' sospetta... come un'operazione di distrazione di massa, un effetto speciale... che più che proteggere i bimbi dagli abusi dei preti, serve per difendere il Papa dalle accuse di fallimento» rispetto alle «grandi aspettative» del 2013! Capito?
Insomma: Grillo parlante libero, ma di grandi pretese. Che dire? Che talora con i grilli parlanti – maxi o mini – viene in mente lo "scarpone" di Pinocchio. Parole sprecate per riempirne una? Allora si volta pagina! Capita a tutti, ma ciascuno dovrebbe avere il senso della misura. Di fronte a grandi problemi e grandi eventi certe polemiche piccole piccole non servono.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI