martedì 3 luglio 2018
Tra positivo e negativo. Qui sabato (p. 12) una notizia che non trovo altrove: «I soldati israeliani attraversano il confine per portare aiuto ai profughi». Fraternità manifesta contro ogni apparenza: bello! E bello anche, sempre qui (30/6, p. 13), leggere che in Nigeria «Imam proteggono in moschea 262 cristiani». Ma stesso giorno c'è anche il negativo. Sul “Giornale”: «Un po' film e un po' partita. La Messa spiegata ai ragazzi». Per l'Autore «un sacerdote racconta come trasformare un rito antico in un'avventura appassionante». Con esemplificazione: «Anche il calcio aiuta... » Leggi e trovi un po' effimero il tutto, per di più con la pretesa di novità incoraggiante. Buona volontà, ma molto in superficie. Vero che su un quotidiano non si può trovare tutto, ma se leggi che «la messa è come un film» che racconta a chi è presente... «una specie di passeggiata con Gesù», e il paragone serve per ricordare i due discepoli di Emmaus «delusi per la morte di Gesù» capisci che la sostanza forse è ben più profonda, e resta soltanto la buona volontà dell'autore. Vale anche per l'annuncio a tutta pagina – giornale un po' presuntuoso nella testata – che «L'Occidente evoluto è una creatura della Chiesa cattolica». D'accordo, ma tenendo presente che in Occidente c'è stata anche la realtà delle Chiese evangeliche, e chi vuol provare troppo corre il rischio di non provare nulla, e si passa soltanto per superbi, che non è un bel mestiere. Anche perché nel genere – stesso giorno – su “Libero” trovi di peggio in un titolo, e cioè che «Il blu leghista è il colore della nazione», ma con la chicca finale assai spericolata su quel blu: «L'azzurro è il colore di Maria»! Una furbata da capocordata, ma la corda non pare quella francescana che richiama povertà e dedizione... Uno spot! È libertà, ovviamente, ma di cattivissimo gusto.
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