lunedì 17 giugno 2002
 Piccola antologia, a proposito della fecondazione artificiale umana, del linguaggio e della cultura artificialisti. Dal Manifesto: «La crociata che scaglia il sacro embrione e la Famiglia doc contro la salute della donna»; «La Camera battezza l"embrione»; «Una legge che, se approvata, precipiterebbe la coppia e la famiglia italiana nel medioevo» (mercoledì 12); «Il catto-patriarcato all"italiana, contingentemente supportato da convincimenti identitari, razzisti e proprietari [...] ha una paura blu di perdere il controllo della situazione»; «Nel 2002 viene proposto per legge un modello di famiglia inesistente [...] plausibile soltanto nei sogni incrociati del cardinale Ruini e del mullah Omar» (giovedì 13); sul voto: «Una maggioranza parlamentare perversa in senso politico e in senso psichico», una «realizzazione bieca» (mercoledì 12).Da La Repubblica: «Sta scritto nero su bianco: l"embrione è persona giuridica»: vuol dire che è un"azienda? Sul contrasto con la legge di aborto: «Quasi che questi diritti non fossero sufficientemente tutelati dalla madre che lo porta dentro di sé» (Miriam Mafai, fervente abortista, mercoledì 12). Dal Giornale: «Le scelte fatte [nella legge] sono di natura teologica» (Giovanni Berlinguer, che confonde l"etica con la teologia).Una pretesa di razionalità che meriterebbe di essere medicalmente assistita.RazionalitàPer la serie sulla razionalità. La volta scorsa (l"Unità) erano i diritti dell"uomo: riconosciuti inviolabili perché preesistenti alla persona e allo Stato, ma violabili perché «legati alla coscienza e alla sensibilità storicamente datate», cioè perché vengono dopo. Questa volta tocca all"embrione umano. Il quale " sostiene Elena del Grasso, «genetista dell"università di Bologna, che si batte da sempre in difesa dei diritti delle donne» (Liberazione, mercoledì 12) " non ha «uno stato giuridico» e quindi, come dice anche il Nobel Rita Levi Montalcini (Corriere della sera), non esiste come persona: «Assolutamente no: è un ammasso di cellule indifferenziate». E però la legge sulla fecondazione artificiale in discussione alla Camera, che «vieta l"aborto terapeutico di eventuali embrioni malformati» costituisce «un rischio per la salute non solo delle donne, ma anche dei concepiti [... Questo] significa non aver alcun rispetto della sacralità della vita non solo della donna, ma anche di chi deve nascere». Come dire: l"uomo in embrione non esiste, ma ha i suoi diritti. Compreso quello alla salute: cioè a essere ucciso. Si attendono spiegazioni.BimbotechImmediatamente dopo le due pagine che Liberazione (mercoledì 12) ha dedicato alla contestazione della legge che dovrebbe limitare gli attentati al processo naturale della nascita umana, un"altra intera pagina è riservata al "no" ai semi alimentari ogm e alla difesa della biodiversità, che «per noi [Indios d"America] ha anche un valore religioso». Il titolo cubitale dice: «Attentati alla natura». Lo dice anche l"Unità (giovedì 13): «No al biotech». Ma al ...bimbotech, sì.
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