venerdì 2 aprile 2004
L' uovo è il simbolo più antico dell"origine della vita e per questo ha trovato nella storia una chiara associazione con la "rinascita", la "primavera" e la "resurrezione". Per questo il pasto della domenica di festa prevede sempre l"uovo, mentre la tradizione di scambiarsi le uova benedette è associata anche alla sacralità del battesimo. La tradizione della colorazione delle uova con colori vegetali (spinaci per il verde, zafferano per il giallo) ha varie leggende, mentre quella dell"uovo al cioccolato risale al re Sole che ebbe per primo l"idea di rivestirle di cacao fondente. Per fare un uovo di cioccolato bisogna acquistare uno stampo e prima dell"utilizzo verificare che sia perfettamente asciutto; quindi si versa in una metà il cioccolato precedentemente temperato e fuso fino ad un terzo dello stampo. A questo punto si ricopre tutta la superficie di cioccolato eliminando quello in eccesso, mentre la parte rimasta lungo la superficie si lascerà rapprendere ponendo la mezza forma su un foglio di carta con la parte tonda rivolta verso l"alto. Dopo dieci minuti il cioccolato inizierà a solidificarsi, quindi togliete il cioccolato in eccesso. Qualora vogliate un uovo dalle pareti più spesse, ripetete la procedura precedentemente illustrata. Quando le due semisfere sono pronte mettetele in frigo con la parte tonda sempre verso l"alto. Dopo mezz"ora l"uovo si dovrebbe automaticamente staccare dallo stampo. Appoggiate ora le due mezze sfere, sempre con la parte tonda rivolta verso l"alto, su una teglia calda che avrete passato al forno a 60°. In questo modo i bordi delle sfere si fonderanno leggermente in modo tale da poterle incollare tra loro. Ricordatevi di inserire la sorpresa prima di incollare le due sfere. L"impasto per un cioccolato deve essere fatto con cacao, burro di cacao, zucchero, latte e vaniglia oltre ad una piccolissima percentuale di lecitina di soia. Tutti ingredienti che trovate denunciati in etichetta nelle principali uova pasquali, anche se agli artigiani sfugge l"utilità di "estratto di malto" e di aromi generici (se non viene detto che sono naturali, vuol dire che sono di sintesi?) oltre a lattosio, in aggiunta a latte scremato in polvere e latte intero in polvere. Se poi volete un cioccolato d"autore, scegliete di andarvelo a prendere a Torino, dove Guido Gobino, artigiano sommo, li fa con cacao tracciabile di monocultivar, assolutamente fondente, mentre la lecitina di soia che utilizza come emulsionante è "ogm free".
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