mercoledì 15 ottobre 2014
Chi frequenta i social network lo sa già: di lettura e letteratura in rete si parla spesso. Oggi, però, se ne dovrebbe parlare ancora di più, perché il 15 ottobre è il Social Book Day o, meglio, il #socialbookday, come hashtag comanda. Il giorno, cioè, del “libro sociale”. Che siate affezionati utenti di Facebook o velocissimi commentatori in 140 caratteri su Twitter, l'importante è che approfittiate dell'occasione per raccontare quanto è necessario per voi il rapporto con i libri. Citazioni, immagini, slogan: tutto è concesso pur di attirare l'attenzione sul mondo della lettura. Si tratta della seconda edizione di una manifestazione impalpabile e insieme visibilissima, com'è nello stile del web. A idearla nel 2014 è stato il sociologo Saro Trovato, fondatore del sito libreriamo.it, che è poi uno dei molti punti di ritrovo frequentati dai lettori più o meno compulsivi. Iniziativa meritoria, che va ad affiancarsi ad altre già presenti anche nella vasta regione italiana del web. Sempre in ambito di “lettura sociale”, infatti, da qualche mese è attivo il progetto @Stoleggendo, lanciato su Twitter dal giornalista Francesco Musolino. Critici, poeti e scrittori si alternano come #redaderguest (“lettori ospiti”) per raccomandare riscoperte, scommettere sui classici di domani o commentare eventi letterari di spessore. Non più tardi di ieri sera, per esempio, il libraio Massimiliano Timpano ha seguito in diretta da Londra l'assegnazione del Man Booker Prize, il più importante premio letterario inglese.
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