Per il Perù testimone del Vangelo che si piega sulle ferite degli ultimi
giovedì 3 novembre 2022
Da emarginato a padre amorevole per gli emarginati: san Martino de Porres è per il Perù icona del Vangelo che si fa carne e si prende cura degli ultimi. Nato a Lima nel 1579, era figlio dell’aristocratico spagnolo Juan de Porres, che non volle riconoscerlo subito, perché la madre era un’ex schiava nera d’origine africana. Quando il padre venne nominato governatore di Panama, Martino fu lasciato alla madre, con i mezzi per farlo studiare. Allievo di un barbiere-chirurgo, coltivava il sogno di entrare fra i Domenicani. Da mulatto, però, fu accolto solo come terziario e gli vennero assegnati solo compiti umili. Quando i Domenicani compresero la sua profonda spiritualità lo accettarono nell’Ordine come fratello cooperatore. E così Martino de Porres divenne per la sua nazione un testimone del Vangelo ricercato come consigliere dal viceré del Perù e dell’arcivescovo di Lima. Ma quando i potenti andavano da lui lo trovavano circondato da poveri e da malati. Quando a Lima arrivò la peste, curò da solo i 60 confratelli. Fondò a Lima un collegio per istruire i bambini poveri: il primo del Nuovo Mondo. Guarì anche l’arcivescovo del Messico, che avrebbe voluto portarlo con sé, ma Martino rimase a Lima. Morì nel 1639. Dopo un lungo iter, il 6 maggio 1962 Giovanni XXIII lo ha canonizzato e nel 1966 Paolo VI lo ha proclamato patrono di barbieri e parrucchieri. Altri santi. Santa Silvia, madre di san Gregorio Magno (VI sec.); beato Simone Ballacchi, domenicano (1240-1319). Letture. Romano. Fil 3,3-8; Sal 104; Lc 15,1-10. Ambrosiano. Ap 18,21-19,5; Sal 46 (47); Gv 8,28-30. Bizantino. Col 4,2-9; Lc 11,47-12,1.
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