Per Gubbio un difensore e un punto di riferimento
martedì 16 maggio 2017
Gubbio celebra il suo patrono, il vescovo santo Ubaldo, con la Corsa dei ceri, espressione di una devozione antica ma anche simbolo di una fede gioiosa, che anima la città e costruisce forti legami sociali. Tutti caratteri che corrispondono all'eredità spirituale (e culturale) di sant'Ubaldo. Era nato nel 1084 in una famiglia di origine tedesca e, rimasto orfano, fu allevato da uno zio. Formatosi nella Collegiata di San Secondolo, venne ordinato sacerdote nel 1114 e poi venne eletto priore dei canonici della Cattedrale di Gubbio, dove con l'esempio personale riportò uno stile di vita più consono al ruolo di quella realtà. Rifiutò poi l'offerta di diventare vescovo di Perugia, ma non poté sottrarsi alla cattedra episcopale della sua città: per 31 anni fu per Gubbio un punto di riferimento e un difensore dagli attacchi esterni come dalle divisioni interne. Morì nel 1160.
Altri santi. Santi Fiorenzo e Diocleziano, martiri; beato Michele Wozniak, sacerdote e martire (1875-1942).
Letture. At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31.
Ambrosiano. At 15,13-31; Sal 56; Gv 10,31-42.
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