venerdì 30 agosto 2013
Il Napoli, lanciato in orbita da Benitez a spese di un Bologna ancora in cantiere, da ieri sera si gode un altro spicchio di sogno tricolore, anche se sarà forte la tentazione di giocarsi l'Europa dopo il sorteggio di Champions che l'ha messo insieme all'Arsenal, il Borussia Dortmund e l'Olympique di Marsiglia. La laboriosa seduta svizzera ha infatti rifilato a Juve e Milan, supercandidate allo scudetto, rispettivamente Real e Barcellona, il peggio che poteva capitare non solo per un confronto “economico” ma per il divario tecnico che sulla carta vede avvantaggiati gli spagnoli. Juve e Milan sono club che per blasone non possono fare scelte - o l'Italia o l'Europa - ma battersi su tutti i fronti: ecco perchè agli inseguitori, Napoli in testa (ma ci sono anche la Fiorentina e un'Inter che nelle prossime ore potrebbe diventare ipermilionaria dopo aver già accertato la felice spinta mazzarriana. Anche se ieri Massimo Moratti riunito con i suoi consiglieri ha detto: «Non è il mio ultimo cda») il sorteggio ha portato buone notizie, per quel che possono valere le elucubrazioni di queste ore. Sul piano pratico, visto che nell'Europa dei Campioni siamo secondi solo agli spagnoli, e che nei cinquantott'anni del torneo siamo stati spesso i più forti, raramente i più ricchi, è mia convinzione che il gioco sarà più importante - come sempre - delle risorse economiche. Il contrario decreterebbe una fine ingloriosa dello sport più popolare in Europa, visto che con la crisi dell'Occidente ormai siamo in preda alle follie monetarie degli sceicchi e di altri personaggi la cui improvvisa ricchezza meriterebbe di essere meno romanzata e più documentata. Sul gioco l'Italia non ha nulla da imparare, neanche dagli spagnoli che di recente ci hanno fatto patire amarezze. Al tempo stesso, si può immaginare un campionato particolarmente emozionante ed equilibrato, senza bisogno di rifarsi all'exploit del Verona al debutto, unica impresa fuori ordinanza, o all'impresa del Napoli di Marek Hamsik, il migliore giocatore del torneo che spinge a considerare concretamente le forze in campo a partire, com'è logico, dai calciatori. La Juve resta la squadra più compatta in cerca di un leader che per oggi, a mio avviso, è Pogba. Il Milan è sempre più Balotelli, come s'è visto anche contro il PSV. In attesa di notizie da parte di Gomez e di una Fiorentina ambiziosa, il mio pronostico vale per le tre squadre che esibiscono queste tre Grandi Firme. Con il permesso della Champions.
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