martedì 11 marzo 2003
"Del Papa poeta e di Alba Parietti presidente Rai". Sotto il logo "Sten", sabato, un colonnino del «Riformista». Spremuta di pensieri puri: uno generale e due particolari. Quello generale è la stizza perché in questi tempi "tutta la sinistra laica e progressista cammina volentieri a rimorchio dei cattolici": "una marcia ad Assisi, un assenso contro l'aborto, un apprezzamento della castità, un invito alla preghiera, una condanna del capitalismo". O tempora! La seconda è che perciò occorre essere originali, e "Sten" - nome, se Malpelo non sbaglia, di un vecchio mitra - lo fa in due modi. Primo propone Alba Parietti presidente della Rai. Perché! Solo perché a lui è piaciuta, "arrampicata su uno sgabello audace", e da allora - un'era geologica - lui la "associa all'autonomia del pensiero laico". Il pensiero laico! Noi pensavamo che stesse più in alto... Secondo: rivela che a lui le poesie del Papa pubblicate di recente non sono piaciute per niente: "Versi orribili"! Ce l'ha, e lo scrive, col "menestrello del Vaticano", poi pudico aggiunge: "Come qualcuno ama appellare oramai il Papa cantore e pacifista". Che coraggio! Che anticonformismo! Che cultura controcorrente. Leggi e riconosci libertà di giudizio. Con un piccolo difetto. Ha mai pensato, il vecchio mitra Sten, che la poesia si giudica seriamente in lingua originale? Qualcuno lo informi che le poesie di cui parla sono scritte in polacco. Vale la pena per ora che si accontenti dello "sgabello audace" della Parietti, e del pensiero laico che ci trova.
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