giovedì 9 dicembre 2004
Paradiso e Inferno. Per il primo, come promesso, segnalo dalla "Stampa"(5/12) Massimo Cacciari controcorrente: "Nella tradizione giudaico cristiana c'è un aspetto che si esprime in un'inquieta ricerca anche su ciò che si crede. Non è mai venuto meno il nesso tra filosofia e teologia". Basterà pensare - come esempi - ad Agostino, Pascal e Newman, con dedica a chi continua a dire che chi crede non ragiona. Vale per qualche intellettuale come l'esperto di bioetica "laica" Maurizio Mori che ieri alle 9 su Radio Radicale sotto il mantello di papà Pannella prodigo di autocitazioni ed elogi, sentenziava che oggi fondamentalismo e integralismo sono esclusivi di cattolici e musulmani, alla pari, mentre il protestantesimo non li conosce. Mai sentito di sette evangeliche fondamentaliste che impazzano nelle due Americhe, e mai letto - anche su giornali "laici" - rimproveri al fondamentalismo di certe tesi di Georges W. Bush, che certo non è cattolico? Mai. Seguiva, senza che qualcuno ridesse, da parte di un altro "esperto", la rivelazione che la famosa donazione di Costantino, che sarebbe la base del potere temporale dei Papi, è un clamoroso falso storico. Tutti seri, con la benedizione del protettore. In realtà la "rivelazione" del falso storico è vecchia di quasi 6 secoli, dai tempi dell'ecclesiastico e letterato Lorenzo Valla. Qualcuno pensa che la storia sia a fumetti, e parla come pensa. Anche Malpelo ripensa all'esordio di questo "lupus": ho parlato di Inferno, ma è cosa troppo seria. Con queste banalità siamo a giochi d'infanzia: che non cresce mai. C'è il nume che pensa per tutti.
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