Paziente mediatore nei conflitti di Napoli
martedì 10 novembre 2015
La via delle virtù umane porta alla santità: è una strada fatta di pazienza, umiltà, bontà d'animo e anche studio: lo dimostra la vicenda di sant'Andrea Avellino. Nato a Castronuovo (Potenza) nel 1521, venne ordinato sacerdote nel 1545. A guidarlo nella vita spirituale fu un prete teatino, poi beato: Giovanni Marinonio. Nel 1556 anch'egli si fece teatino e cambiò il suo nome di Battesimo (Lancellotto) in quello di Andrea. Per una decina d'anni fu maestro dei novizi della casa di San Paolo Maggiore a Napoli, divenendone poi preposto. Qui istituì il primo studio teologico dell'ordine, lavorando perché seguisse l'eredità del pensiero di san Tommaso d'Aquino. Fu poi anche a Milano e a Piacenza, ma fu Napoli, soprattutto, ad apprezzare le sue doti di paziente mediatore nei conflitti che dividevano la città. Morì nel 1608.Altri santi. San Probo di Ravenna, vescovo (IV sec.); san Leone I, detto Magno, papa dal 440-461 e dottore della Chiesa.Letture. Sap 2,23-3,9; Sal 33; Lc 17,7-10.Ambrosiano. Ap 19, 11-16; Sal 95; Mt 24, 45-51.
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