sabato 12 dicembre 2020
Buon giorno. Buon giorno a te che hai il sole sulla finestra, a te che senti il rumore del fiume che passa nella valle, a te che chiudi gli occhi e ascolti lo sciacquio delle onde del mare o l'arrivo silenzioso, quasi di nascosto, della neve che tutto copre senza farsi sentire. Quando eravamo pochi ad abitare la terra tutto doveva sembrare immenso e senza fine, ora non troviamo un posto dove nasconderci a questo male invisibile che ci segue e sembra attendere un nostro errore per gridare la sua vittoria. Non ha figura, non ha voce, lo senti e lo vedi quando ti ha già nelle sue mani e allora la tua battaglia per vincerlo è immensamente faticosa e troppo spesso viene perduta. Vola nel mondo e toglie la vita a chi non merita castigo, agli innocenti, agli anziani che non chiedono niente se non un po' d'aria da respirare ed un raggio di luce per vedere ancora chi è vicino. Chi ti ha dato questa libertà, verrebbe da chiederti, di scegliere le tue vittime, di correre per le infinite strade del mondo lasciando lacrime e dolore nuovo e inaspettato. Non abbiamo armi ancora sufficienti per combattere. La nostra forza è solo data dalla pazienza e l'amore di chi ci resta vicino fino all'ultimo respiro e chi vince e ritorna padrone della propria vita difficilmente è lo stesso di prima. Qualcosa è cambiato nell'animo poiché non si può lasciare per qualche tempo la mano in quella della possibile fine senza conservarne l'impressione della realtà. Allora come ci sembra diversa la vita, quale ricchezza di azioni, di volontà, di forza essa chiede per continuare il nostro compito che spesso confondiamo debba finire con gli anni della nostra vita. Facciamo parte dell'umanità, di una breve sua parte, per la quale ci sono stati dati un certo numeri di anni. Niente porteremo alla fine se non contiamo su un futuro immenso che abbiamo davanti. L'intelligenza, uno dei grandi regali che abbiamo ricevuto ci aiuterà a vincere questo momento di sconfitta e di dolore. Se guardiamo indietro alla storia del nostro mondo ci accorgeremo quante tempeste abbiamo subito, sopportato e vinto. Anche questa finirà quando non solo l'intelligenza ci promuoverà la medicina giusta, ma quando sapremo anche aggiungere ad essa la serenità di una vita con più equilibrio, con maggiore amore alla verità e alla pazienza, alla carità, alla comprensione delle negatività degli altri senza cercare vendetta. Qualche cosa questo dolore che sta avvolgendo la vita nella nostra generazione lascerà al futuro, una strada più chiara da percorrere, un impegno più serio e più vicino alla realtà, un disegno di vita più condivisibile, meno egoista, dove il fine non sarà solo l'interesse di pochi, ma il bene di una umanità che avrà ritrovato nella condivisione, nell'amore della verità la ragione vera del proprio essere.
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