martedì 10 aprile 2012
Ieri mattina all'edicola ho chiesto "Repubblica". Non c'era. Non sarebbe stato strano, perché erano assenti pure gli altri quotidiani, ma loro avrebbero dovuto esserci perché lì la Pasqua non esiste, visto che domenica non c'era neppure una riga sulla festa. Tutti gli altri giornali invece ne parlavano, ovviamente ciascuno a modo suo: la Via Crucis al Colosseo, le celebrazioni in Terra Santa, l'"Urbi et Orbi" del Papa, le sofferenze del mondo. Su "L'Unità" un bel fondo del direttore: «La radice cristiana». I due bravi "vaticanisti" di "Repubblica" ammalati? A quanto so per fortuna no! E tuttavia davvero proprio niente. Evidentemente una scelta voluta: ma in genere al lunedì "Repubblica" esce. Perché allora ieri no? Una ragione doveva esserci, non il pregiudizio che chiude gli occhi per dire che non c'è luce. Apro di nuovo il giornale di domenica. Eureka! Due pagine intere – 40 e 41: «Pasqua con chi vuoi» – tutte sul "menù" della domenica: torta verde, fritture miste, il merendino del venerdì, ecc. ecc. Tutto chiaro? Sì, e un aiuto inatteso viene anche dal "Sole 24 Ore", che in prima pagina ha un pensiero lucido del cardinale Ravasi sulla sofferta ricerca della verità da parte di L. Feuerbach, filosofo passato alla storia un po' all'ingrosso, e ingiustamente, solo come colui che ha sostenuto che «l'uomo è ciò che mangia», in tedesco brillante anche per come suona: «der Mensch ist, was er isst». Ecco: a "Repubblica" domenica hanno mangiato troppo, e non ce l'hanno fatta a lavorare: lunedì niente. Viene il sospetto che non sia andata proprio così? Suspicione legittima! E allora il silenzio di domenica si spiega in un altro modo: qualcuno non ha ancora ben digerito tutto ciò che sa di religione. Libertà! In ogni modo stamattina all'edicola se ne riparla.
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