giovedì 18 novembre 2010
Parzialità con imbroglio, talora non esplicitamente voluto, ma in altri casi così a senso unico che è difficile non sia intenzionale. Ieri p. es. ("La Stampa", p. 23: "Radio Vaticana, perizia choc in procura") sulla vicenda dei presunti rischi degli impianti radiofonici per gli abitanti delle zone limitrofe, il contesto allarmistico di tutta la pagina pare dare per scontata la nocività, eppure poi si legge che non ci sono sicurezze scientifiche che leghino onde elettromagnetiche e insorgere delle malattie. Di più: è ben nascosto, solo tra le righe, che la quérelle non riguarda solo la Radio Vaticana, ma anche gli impianti della Marina mercantile italiana. Non basta: come sempre non si scrive che gli impianti della Radio Vaticana sono lì da decenni, ben prima delle costruzioni nei pressi: la cosa ha e dovrebbe aver peso nella valutazione obiettiva della vicenda. Parzialità dunque. C'è altro? Sì. Talora la parzialità, sempre con obiettivi di chiesa, è pilotata da strani interessi di "bottega". Sempre ieri p. es. Andrea Bevilacqua su "Italia Oggi" (p. 89) presenta così una lettera papale ai vescovi italiani sulla liturgia eucaristica, come sempre articolata e carica di sfumature di toni e contenuti teologici: "Il Papa striglia i vescovi"". Incipit da strillo " "Durissima la lettera che Papa Benedetto ha mandato" ai vescovi italiani" " e conclusione volutamente malevola nei confronti di un vescovo indicato per nome e cognome. Parzialità voluta, maliziosa e colpevolmente mirata. Strane ragioni di beghe redazionali? Calcoli di circoli implicati nella vicenda? Mistero! Con imbroglio voluto"
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI