martedì 21 settembre 2010
Benedetto XVI è tornato da Londra. Parossismi: domenica pomeriggio a Radio Radicale Marco Pannella era rabbioso con «quello là»"che aveva imbrogliato tutti, ma su "Repubblica" in 4 giorni il peggio. Ieri "La Stampa" apriva con «Il Papa conquista Londra», e anche Repubblica aveva «il papa» in prima, ma così: «Veltroni: basta parlare di nomi. Non sono io il papa straniero». E sul Papa vero? Intera p. 12, ma tutta e solo sui preti pedofili - titolone: «La vergogna di Ratzinger» - e sulla balla del falso attentato. Che capolavoro! Lì in cinque giorni - giovedì/lunedì - migliaia di righe sui preti pedofili e sull'attentato, ma niente su ciò che il Papa ha detto per esempio sul dialogo fede-ragione, sulla speranza per giovani e poveri, sulla società sempre più ingiusta e inospitale da cambiare, sull'incontro delle religioni per il bene comune. Come mai? Inesperienza o solo superficialità malevola? Sabato però il top. In prima al centro grande foto: «Volevano assassinare il Papa. 6 arresti a Londra», e dentro 3 pagine (2-4) con tante foto, gravi riflessioni sui «sei islamici attentatori», e solo in coda 8 (otto) righe su ciò che il Papa aveva detto. Tutto qui? No. In "Cultura" tre pagine (47-49) sugli scienziati che negano l'esistenza di Dio, e negli "Spettacoli" p. 62 intera per Woody Allen: «La religione. Per me non è credibile». I lettori di "Repubblica" - ce ne sono tanti che si dicono cattolici! - se non leggono altro non sanno cosa è andato a fare e a dire «quello là», che però, alla fine, «ha conquistato Londra». Traditi? Sì. E dovrebbe far pena.
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