giovedì 14 settembre 2006
Il Papa parla chiaro, ma chi deve informare si improvvisa interprete e fa gran confusione. Domenica, Messa di Monaco, Benedetto XVI: "Le popolazioni dell'Africa e dell'Asia ammirano, sì, le prestazioni tecniche dell'Occidente e la nostra scienza, ma si spaventano di fronti ad un tipo di ragione che esclude Dio" la vera minaccia della loro identità la vedono nel disprezzo di Dio e nel cinismo"". Africa e Asia: mezzo mondo. Nessun accenno all'islam, ma subito un lancio Ansa lo mette in mezzo e lunedì cambia tutto. Titoloni della "Stampa" (pp. 1 e 3): "Ratzinger: l'islam spaventato dal mondo che ignora Dio" l'islam teme l'Occidente senza Dio" non si sente minacciato dal cristianesimo, ma dal disprezzo del sacro". Non basta: si fa tutto in casa, e stessa p. 3 ecco consensi e dissensi. Il musulmano arruola il Papa: "Alleati contro il materialismo". E il saggio neo-con americano, magari ateo, lo bacchetta: "Sbaglia, ci odiano perché siamo diversi". Lì sotto, in esclusiva, goccia di veleno di Günter Grass, già squalificato in proprio: "A 17 anni Joseph era un giovane timido e fanatico". I due aggettivi non stanno insieme? In redazione badano al sodo. E l'equivoco viene a galla anche altrove: "Corsera", p. 2: "Islam, richiamo del Papa"". "Giornale", p. 1: "L'islam odia chi disprezza Dio". Il Papa parla del mondo, ma loro hanno la fissa dell'islam, rimasta in pagina fino a ieri... Ovvio: c'è anche la fissa anti. Ecco Lucio Villari ("Corsera", p. 2) che contro il Papa difende "l'Illuminismo": "ci ha dato libertà"! "Ghigliottina e "Terrore" compresi?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI