venerdì 16 giugno 2017
Ha deciso di non proferire più parola, Mike Lassiter, reo confesso, che siede sul banco degli imputati con l'accusa orrenda di aver assassinato il padre. Ma orrendo è anche il genitore (Jim Belushi) che scopriamo essere un violento compulsivo e molto peggio. La verità dovrebbe venire a galla, ma, come il titolo suggerisce, Una doppia verità, potrebbe non essere quella che ci si aspetta. Courtney Hunt dirige un classico legal movie, ambientato quasi esclusivamente nell'aula di un tribunale della Louisiana, in cui l'avvocato impersonato da Keanu Reeves e la mamma dell'omicida (Renée Zellweger, irriconoscibile) si trovano ad affrontare nei rispettivi campi, quello della legge e quello dell'affetto, deposizioni e dubbi, mentre si capisce che qualcosa non quadra. «Avendo assistito a molti processi penali – afferma la regista – ho osservato che gli avvocati difensori hanno una sorta di “difetto” caratteriale che consente loro di sopportare l'eccessiva disonestà per il bene di un altro. E se da un lato questo può essere visto come un atto di grande altruismo, dall'altro è una forma di illusione». Come in un gioco di molte illusioni, l'epilogo del film sarà inaspettato. (L.Pell.)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: