martedì 12 maggio 2020
Papi indirettamente o direttamente in pagina. 1) Ieri, a 40 anni dai fatti (“Libero”, p. 1) uno strillo di Vittorio Sgarbi: «Per lo Stato italiano Silvia Romano vale più di Aldo Moro (...) morto perché le istituzioni decisero di non trattare». Detta così è una semplificazione al limite della falsità: era anche pronto un riscatto, e quel 9 maggio in Vaticano si attendeva una telefonata per la liberazione. In realtà chi affidò alle Br di Moretti il rapimento e la strage di via Fani agì in nome di interessi di più di mezzo mondo. Strillare oggi dando la colpa allo Stato o a Paolo VI fa magari spettacolo, ma non cambia nulla della realtà. 2) Per i Papi ieri altro. Sul “Foglio” (p. 3 int.) strano elogio di Benedetto XVI: «Il Papa che illumina il volto in ombra dell'Europa». Elogio? Leggo: «Tutto il pontificato di Ratzinger è stato una difesa della civiltà occidentale o più semplicemente dell'Occidente.
Ma non c'è una sola sfida da cui Ratzinger sia uscito apparentemente vincente»! Ancora: «Il piccolo uomo vestito di bianco che ha svettato come un gigante del pensiero è stato sconfitto... Il progetto principale di Benedetto XVI fu il recupero della cultura occidentale. Ratzinger è stato un colosso che alla fine è stato sconfitto nei suoi sforzi per salvare la civiltà occidentale».
Leggi e ti chiedi: ma Benedetto, successore di Pietro, doveva annunciare Vangelo e Grazia redentrice di Cristo nella Chiesa che è anche Corpo mistico di Cristo, oppure “difendere l'Occidente”? Da chi e da cosa? Forse il suo magistero è un po' più grande! Sta scritto: «E tu una volta ravveduto conferma i tuoi fratelli!». Troppe riduzioni interessate di grandi lezioni di vita e di dottrina e tutte incentrate su malintesi. Silvia Romano e Paolo VI in qualche modo “offesi” da... nemici, poi Benedetto “offeso” da... amici. È proprio il caso di ricordarlo: «Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio!»
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