Il seme della fede piantato in Giappone
domenica 6 febbraio 2022
San Paolo Miki è l'icona di una fede che s'incarna nel tempo per incontrare popoli e culture. Nato nei pressi di Kyoto nel 1556 da una famiglia nobile, a 5 anni ricevette il Battesimo e a 22 entrò in noviziato, tra i Gesuiti, primo religioso cristiano giapponese. Il Vangelo era arrivato in Giappone nel 1549 con Francesco Saverio ed era cresciuto grazie ai missionari stranieri. Miki si dedicò con successo alla predicazione, distinguendosi per l'impegno nel dialogo con i buddhisti. Tra il 1582 e il 1584 compì una visita a Roma assieme a una delegazione giapponese, autorizzata dallo shogun Hideyoshi. Ma proprio quest'ultimo, per diversi motivi, aveva poi scatenato una persecuzione anticristiana: nel 1596 Miki venne arrestato e condotto a Nagasaki. Con lui in carcere c'erano altri tre gesuiti, cinque francescani missionari e 17 giapponesi terziari francescani. Poche settimane dopo furono tutti crocifissi su un'altura. Le ultime parole di Miki furono pronunciate in latino: nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Altri santi. San Guarino di Palestrina, vescovo (1080-1158); san Francesco Spinelli, sacerdote (1853-1913).
Letture. Romano. Is 6,1-2.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11.
Ambrosiano. Ez 37,21-26; Sal 32 (33); Rm 10,9-13; Mt 8,5-13.
Bizantino. 2Tm 3,10-15; Lc 18,10-14.
t.me/santoavvenire
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