sabato 27 giugno 2020
In siciliano il "panaro" è un cesto. Un panaro di prodotti alimentari siciliani è quello che la Caritas della diocesi di Caltanissetta ha deciso di distribuire alle persone che sostiene. Il progetto, annunciato dal vescovo Mario Russotto, è promosso insieme all'Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, diretti da Giuseppe Paruzzo, che spiega: «Abbiamo preparato due panari: uno con prodotti provenienti solo dal territorio diocesano: la pasta, miele, marmellata, latte e altro. Un secondo panaro contiene prodotti siciliani, ad esempio il tonno di Trapani, la passata di ciliegino di Ragusa, la pasta e le lenticche di Palermo». L'anno scorso, di questi tempi, la Caritas di Caltanissetta seguiva 750 persone circa. Oggi, dopo il Covid, ne sta seguendo circa 2.700. «I numeri sono esplosi – racconta Paruzzo – tante persone non le conoscevamo. Qualcuno è venuto da noi anche su una bella auto: prima lavorava ma dopo tre mesi di fermo si è ritrovato a non avere più nulla. Ci sono attività che non hanno ancora riaperto per debiti arretrati e in giro ci sono anche molte meno persone». La Caritas nissena ha aperto un albo fornitori solidali e tante aziende praticano prezzi ridotti o fanno donazioni. «La Diocesi di Caltanissetta – si legge sul sito della Caritas – è fiduciosa perché il progetto potrà essere un modello nell'intero territorio siciliano».
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