venerdì 25 aprile 2014
«Fuori casa»? Difficile andarci, anche per i migliori. Ieri sul “Tempo” (p. 10) il “lancio” di «Buoni e cattivi», libro del duo Stefano Lorenzetto e Vittorio Feltri (Ed. Marsilio). Tra tanti colleghi Lorenzetto si legge sempre d'un fiato anche quando non sei d'accordo, e anche Feltri scorre anche quando corre incontro a cantonate. Libro disinvolto, ora sicuro, ora ironico ora sferzante,ora positivo, tra allegrie e allergie, con digrignar di denti in frequente azzanno. Un'ampia rassegna: esame e voto di tanti personaggi, tra cui i Papi recenti, e tra essi anche Giovanni Paolo II prossimo Santo, che è evocato da Feltri con questo incipit: «Dell'esistenza di Wojtyla ci accorgemmo tutti all'improvviso il 16 ottobre 1978, sul far della sera». Tutti? No! Qualcuno si accorse dell'esistenza di Giovanni Paolo II «all'improvviso» e «solo» quando divenne Papa? Bastava informarsi meglio. Dopo la morte di Paolo VI, il 25 agosto 1978, vigilia del primo dei due Conclavi di quell'anno, il cardinale Michele Pellegrino alla domanda su chi sarebbe stato eletto rispose: «Se non eleggiamo un italiano, papa sarà Wojtyla!» Fu Luciani e, poi, fu Wojtyla. Anche in pagina eterno Wittgenstein: «delle cose sconosciute...», o solo orecchiate.
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