giovedì 6 giugno 2019
Ieri “Foglio” (p. 2) Camillo Langone deplora monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, perché a Fabriano ha visitato la Pinacoteca che esponeva la «leonardesca Madonna Benois». Per lui uno scandalo! Infatti su Leonardo pesa la fama di ambiguità sessuale sebbene – si consola Langone – «almeno» in questo dipinto «l'immagine è di sesso chiaramente femminile», e quindi il genio da Vinci «non ci infligge il solito travestito». Turbamento? Eccome! «L'evento di Fabriano resta un notevole esempio di cultura che sostituisce il culto, di mostra che sostituisce la messa (...) Chi si mette in fila per Leonardo, anziché per la Madonna (...) dimostra necrofilia, e feticismo. Siamo tutti pieni di peccati, ma un vescovo non dovrebbe controtestimoniare così platealmente». Turbamento mirato ben oltre Leonardo! Per qualcuno questa Chiesa “scandalizza” e anche altrove il turbamento è in pagina. “Alganews” in rete (26/5) il turbamento di un noto vaticanista viene dal fatto che un teologo domenicano di grande fama, ex superiore generale dell'Ordine, ha accennato un parallelo tra il dono del corpo di Cristo nell'Eucarestia a noi e il dono reciproco degli sposi nel matrimonio... Reazione turbata testuale: «Ho provato imbarazzo... Ma questa non è eresia e blasfemia?» Domanda retorica: lui ne è sicuro e si fa aiutare nella condanna – scrive – «da un religioso e teologo del quale mi fido», questi conferma turbamento e scandalo, ma non ha il coraggio di firmarsi. Cattivo esempio di anonimato pusillanime! Che dire, nel merito? Che forse l'accostamento della corporeità sponsale alla realtà divina incarnata in Cristo ha una lunga storia esplicita. E così già San Paolo scrive che è «grande mistero, in Cristo e nella Chiesa» (Ef. 5, 31-32) e a Roma la grande Teresa del Bernini evoca molto il corpo. Ancora: la “piccola” Teresa di Lisieux descrive la sua prima Comunione come “il primo bacio di Gesù”. Stiamo sereni!
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