sabato 6 marzo 2010
Squilibri in pagina, più o meno innocui. Su "Sette" del "Corsera" (4/3) copertina e" sette intere pagine su José Mourinho, mister dell'Inter con 20 opinioni di illustri tifosi di altre squadre. Ebbene, su 20, nessuno che tifi Juventus, che pure è «la fidanzata d'Italia». Vero che la Vecchia Signora se la passa male, vero che spesso «piove sul bagnato», ma venti a «zero tìtuli» è troppo. L'altra faccia della medaglia è però, stesso "Sette" (pp. 40/42) l'intervista di Vittorio Zincone a mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio dei migranti. Titolo chiaro: «Respingimenti e ronde sono segni non cristiani». Ritmo di domande e testi tra nevrotico e insieme retorico " per esempio ove leggi che mons. Marchetto «si confessa» ", ma l'occasione è buona per far capire ai lettori che per principio tutti gli uomini e le donne, di qualsiasi pelle, etnia e religione sono fratelli, da trattare come tali. Anche questo, con le opportune e necessarie mediazioni, è un «principio non negoziabile» per una coscienza cristiana e cattolica, comunque adulta. Equilibrio ristabilito, perciò. Non succede invece su "L'Unità" (4/3, p. 27) in questo titolaccio: «Mafia e preti, un libro di Isaia Sales racconta come siano "vicini"». Vero che ci sono quelle virgolette per "vicini"; vero che si tratta della recensione a un libro presentato quella stessa sera, ma «la tesi di fondo del libro è che la Chiesa non ha mai alzato un argine, né dottrinale, né teologico, né morale contro il proliferare della mafie». «Mai»? Forse Isaia Sales - due bei nomi ebraico cristiani " manifesta qualche squilibrio" Forse.
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