sabato 26 settembre 2020
Sorpresa purtroppo frequente: pagine vuote che paiono piene. Leggi ancora una volta che Pio XI nel 1929 “definì” Mussolini “L’uomo della Provvidenza”. Pensabile – a Parlamento già svuotato, Matteotti già massacrato, libertà già mutilata, violenza già imperante – una simile identificazione dell’uomo che si preparava a resistere per tutto il suo pontificato alla violenza nazista e fascista? In realtà Pio XI disse a Mussolini «l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare», ma parlava del Concordato, non del fascismo! Qualche vuoto anche (24/9, “Corsera”, p. 42) nella minuziosa presentazione della XVI edizione di “Torino Spiritualità” se sotto il titolo «Il respiro di una nuova spiritualità soffia…» non c’è il minimo accenno allo Spirito Santo, “soffio” divino che anima l’intera Scrittura ebraica e cristiana, e che sì, c’è un vescovo, ma per testimoniare «la sua esperienza di malato di Covid». Qualche “vuoto”, stesso giorno (“Il Fatto”, p. 18), se Paolo Isotta ci informa fin dal titolo che «Il presepe napoletano è anche metafisico e pagano: c’è più cibo (e taverne) che “Mistero”»! L’amabilissimo Alfonso de’ Liguori, citato e autore di «Quando nascette Ninno» lo perdonerà sorridendo. Resta il fatto però che contare in un presepio «più osterie che mistero» appare proprio misterioso. Ancora: sempre 24/9 (“Libero” p.19) apprenderesti dai Vangeli apocrifi che «Gesù bambino era una peste»! Da ultimo, (stesso 24/9, “Repubblica”, p. 30) Marino Niola racconta «La metamorfosi dei santi Medici in Medici santi». Per lui «In origine c’erano i mistici che curavano e guarivano, vedi Cosma e Damiano, ma nel Novecento l’opposto... e veri medici sono stati canonizzati». In origine? Tanti anni fa ho studiato a fondo Ippocrate “Sulla medicina antica”: nessuna traccia di misticismo. E allora? Per riempire pagine vuote oggi tutto funziona.
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