venerdì 21 gennaio 2011
Igiornali? Se trattano di Chiesa, spesso manicomio senza confini. Mercoledì: «Vescovi preoccupati, più cauta la Curia» ("Sole 24Ore", p. 17), «" Sacri imbarazzi» ("Libero", p. 19), «L'Avvenire urla allo scandalo» ("Liberazione", p. 4), «Fulmini di" Cei» ("Europa", p. 2), «La Cei insorge» ("Giornale", p. 10), «Vescovi in campo» ("Il Mattino", p. 7), «La Segreteria vaticana tace, la Cei attacca» ("Tempo", p. 10), «Il vescovo licenzia il Cavaliere» ("Secolo XIX", p. 2), «Avvenire dà voce al disagio cattolico" Bagnasco si associa» (Ivi, p. 2: quest'ultima pare curiosa!), «La Cei detta la linea: Chiesa pronta a mollare il Premier» ("Fatto", p. 4), «Il silenzio della Chiesa mostra le prime crepe» ("Riformista", p. 1) «Vescovi feriti e sconvolti» ("Giorno", p. 4). Dunque "cautela" e "urla", "fulmini" e "silenzi"? Boh! E ieri? «L'Avvenire" torna in prima linea» ("Stampa", p. 7), «Bagnasco esalta la coerenza nella fede. Nuovi attacchi nei media cattolici. La Segreteria di Stato "segue" con attenzione» ("Corsera", p. 5), «La Cei si divide, ma non sarà il Vaticano a mandare a casa B.» ("Messaggero", p. 2), «" Perché la Chiesa è così cauta» ("Europa", p. 3) «Linea dura da Bagnasco» ("Riformista", p. 5), «E nella Chiesa c'è chi chiede un passo indietro: card. Bagnasco: vita privata sia in linea con la fede» ("Manifesto", p. 2). «La Segreteria bianca alleata alla rossa, come negli anni 50» ("Libero", p. 3). Per la confusione basta? No. Proprio lì dove ogni intervento di Chiesa è fustigato per interferenza e violazione, ecco persino un comando: «Il Papa non taccia»! ("Fatto", p. 1). E allora? Allora sulla Chiesa leggete "Avvenire"!
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