mercoledì 16 ottobre 2002
Una clamorosa schizofrenia? "La Stampa", domenica scorsa (13/10), "apre" alla grande sul massacro della povera Desirée. Prima pagina: titolone, "Quell'uomo ha guidato il branco"; poi Guido Ceronetti più disperato del solito. Pagine 2 e 3 intere: raccapriccio, pena, rifiuto, interrogativi. Già. Vai a p. 26 e trovi Osvaldo Guerrieri. 4 colonne sulla "libertà" cercata e trovata "nel grande circo della pornografia": la descrizione, compiaciuta e dettagliata, del "culmine della perversione", con "oltraggi inimmaginabili inferti al corpo femminile". Acclusa predica: non sono cose "da liquidare come pornografiche", ma "servono per giungere al senso della libertà individuale e al sogno di un mondo migliore". Segue racconto, con la "candida Eugenia" che "vede i sorci verdi erotici", circondata e braccata anche lei dal branco, "un terzetto che vuole indurla a liberarsi della morale ipocrita, e perciò le impartisce sette lezioni che sono sette stazioni di via crucis carnale"", poi la "crocifissione". Da primato: nello stesso giornale in prima la povera Desirée, a p. 26 la "candida Eugenia", i cui "corpi femminili" sono violati con "oltraggi inimmaginabili". Una compianta, l'altra descritta con complice compiacenza di sadismo pedagogico universale. Evviva! Se non è schizofrenia, questa, allora "il branco" di prima pagina è maestro di vita, e la povera Desirée è soltanto una stupidina che ha rifiutato dai suoi maestri una lezione indimenticabile, sulla via "della libertà individuale e del sogno di un mondo migliore". Quell'articolo, forse, potevano firmarlo in quattro, o cinque. Gli altri nomi stanno anch'essi sul giornale: pagine 1, 2 e 3.
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