martedì 5 maggio 2020
Tristezza? In pagina ("Venerdì" di "Repubblica" (27/4, p.79) Tomaso Montanari dall'alto delle sue competenze assicura: «La Sindone è solo un dipinto»! Il 26 aprile 1506 Papa Giulio II, un Papa di ferro e fuoco, fissò proprio al 4 maggio – ieri – la festa annuale della Sindone, e da allora in più di cinque secoli di studi, soprattutto dopo la scoperta delle impronte "al negativo" fotografico, sono state fatte tante analisi di grande rigore scientifico. Di esse ha dato conto la stampa di tutto il mondo e nessuna ha rilevato segni di pittura. Esperto di arte, Montanari ha pensato di giocare in casa anche questa partita: persa! Brutto esempio.
Si è scritto e detto anche di peggio, nel frattempo, ma la tristezza è chiara. Resta il sorriso, molteplice. Sul "Sole" (3/5, p. VIII dell'inserto) bel saggio di Francesca Rigotti sul "divino umorismo", il riso nelle fonti religiose. Fa sempre bene il sorriso sincero, e in tema bella gara anche qui, sul nostro giornale. Il 30 aprile (p. 2) nella sua lettera al Direttore Alessandro Mucciante parla del massimo delle persone per le esequie e fa i conti: per le sue sono poche… E lui chiede un favore se "al mio funerale, lasciare fuori me"! Replica sempre qui (1/5) del lettore Tenderlini che divertito suggerisce, ma per la Messa: «massimo 15 persone, con uno che faccia il morto»! Il direttore pubblica: «Fa bene sorridere con garbo». E ancora…Qui, il giorno prima (p. 13) le parole di papa Francesco su un bimbo che si pentiva di aver mandato la zia «a quel paese», ma dimostrando anche una «grande cultura geografica: mi ha detto anche il nome di quel paese»! E l'attenzione? Primo maggio: vignette di copertina su "Corsera" (Giannelli) e "Repubblica" (Bucchi), stessa idea: la celebre "Marcia del Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo con «distanziamento» fisico. Bello! Non mi pare se ne sia accorto qualcuno.
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