martedì 5 settembre 2017
Due facce: una bella e una brutta. Domenica "Sole 24Ore" (p. 27): «Da Abramo a Ulisse, quei cammini all'origine della civiltà». Gianfranco Ravasi sul «camminare» del nostro vivere e sapere: verbo all'infinito che nella rivelazione ebraico-cristiana porta anche all'Infinito. Stesso "Sole" (p. 1) «Francesco e la Chiesa aperta a tutti»: Bruno Forte su «Il Papa e la riforma della liturgia: camminare e adorare, camminare e lodare, camminare e servire...». Tanta ricchezza nel cammino dell'uomo, e anche del Figlio dell'Uomo sempre in cammino: è la sua Via, via della Croce e della Risurrezione, ma è anche la nostra via, con la Chiesa e nella Chiesa "viva". E altrove ecco anche le "brutte", con tanto di faccia in foto: «Scontri Oltretevere. Sulla Messa Bergoglio sconfessa Ratzinger». La firma è di un esperto di economia, che però negli ultimi tempi si è trasformato in storico della Chiesa e teologo. I fatti: papa Francesco ha ricordato che il Concilio ha avuto tra i suoi frutti più vivi la riforma liturgica, dichiarandola «irreversibile». Del resto come tale l'avevano mantenuta i suoi predecessori, ben quattro. Non vale! Leggi stupefatto una primizia assoluta: il «novus ordo Missae» del Concilio andava a braccetto con il «Nuovo ordine mondiale di Henry Kissinger»! E poi tra antiche nostalgie della «funzione (sic!) preconciliare», ove si dà sempre la colpa della «nuova» a cattivi soggetti come l'arcivescovo Bugnini, trovi che l'accusato in fondo è al solito Paolo VI... E ti pare curioso che tanti, sempre contrari ai cambiamenti che a loro non piacciono, Concilio e dintorni, ora ne vogliano un altro perché hanno nostalgia di qualcosa di ancora più antico e soprattutto comodo a qualcuno. Tra l'altro si sa che nessuno ha abolito l'autentico più antico che infatti resta, ma a certe condizioni. No: vorrebbero il depotenziamento del Concilio, pretendono una resa senza condizioni. Per favore, un po' di riposo!
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