giovedì 13 giugno 2013
Pagine da… biliardo, con "buca" obbligata. «La scelta di Scarinci, l'uomo del Vaticano». Così titola ieri "Repubblica" (Cronaca di Roma, p. II) per raccontare che uno che per anni sarebbe stato «tessitore di relazioni tra Comune e Vaticano… con stipendio annuo a 5 zeri», anzi più, «fiutato il cambiamento nell'aria», tranquillizzato – dice lui – anche «da ambienti vaticani… ha iniziato a dare una mano a Ignazio Marino». Che dire? Che a "Repubblica", pur di implicare il Vaticano in imbrogli di ogni genere sono pronti a fare da megafoni anche alle manovre più meschine, e ciò a prescindere da ogni giudizio sulla vicenda delle elezioni comunali, dato per certo che le cose di Roma-Comune negli ultimi anni sono andate come sono andate. Brutto esempio di giornalismo d'accatto pur di buttarla sempre in buca, la stessa. Vale un po' anche – ritaglio di un trafiletto a firma M. La., "L'Espresso" 25/4, p. 15) ove si lamentava che «nella Chiesa cattolica sul cardinale Carlo Maria Martini sembra calato il silenzio», eppure lì stesso si annunciava per questi giorni di giugno, in Israele, una celebrazione in suo onore, con la presenza di «due cardinali molto legati a Martini, come Francesco Coccopalmerio e Dionigi Tettamanzi». Due cardinali che vanno a Gerusalemme sono o no «nella Chiesa cattolica»? È il vizio della solita buca di biliardo a senso unico: il pallino lo mettono loro, sempre in modo che tutto finisca in quella buca, ovviamente "nemica" per vizio di gioco antico, ma ancora non si sono accorti che magari da quelle parti si perde qualche piccola battaglia, ma le guerre grandi si vincono sempre… Prosit!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI