sabato 19 settembre 2009
Certi "senza"? Divertono e irritano. Angiolo Bandinelli ("Foglio", 17/9, p. 2) è entusiasta di un "bel libro" su Gesù che mette in collana con quelli "storici" (Renan, Schweitzer, Papini e Ratzinger) e "letterari" (Bulgakov, Anatole France e Katzanzakis). Poi ne racconta la trama. Che tu trovi solo ridicola, ma per lui è da "lasciare senza fiato" per "l'atroce revisionismo". Segue finale con domanda maliziosa: "Chissà se se ne è accorta qualche Congregazione di Curia"? Beh! È come chiedere se tra qualche secolo nella storia mondiale del cinema, accanto ai Dreyer, Bresson, Bunuel, Bergman, Rossellini e Fellini troveremo anche i film con Alvaro Vitali/Pierino. Recensione "senza" che? Senza senso del ridicolo: leggi e ti diverti. Invece altri "senza" ti irritano. Sul "Corsera" p. es. (16/9, p. 1) persino già nel titolo: "Il testamento senza volontà". Giovanni Sartori protesta per le "pretese" della Chiesa sul testamento biologico: "Spetta solo a me il mio diritto di morire (di morte naturale) come scelgo"! Annoti la parentesi, che però non evita che, se avviene grazie ad una scelta, quella morte è "naturale" come un colpo di pistola alla tempia. Cose "senza" logica. Nel genere singolare anche Stefano Rodotà che in trasferta sul "Manifesto" (8/9, p. 5) " "Bioetica, la nostra bibbia sia la Costituzione" " proclama "inammissibile" scrivere che "i dieci comandamenti vengono prima della Costituzione". Proprio "prima"? Sì. Di 3000 anni nel tempo, e per tante ragioni nella sostanza: potrebbe, la Costituzione, permettere di rubare, mentire, e uccidere gli innocenti? C. v. d.: "senza" logica!
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