giovedì 11 gennaio 2018
Scemenze? Ieri (“Nazione”, “Carlino” e “Giorno”, p. 2) leggi che a Firenze si è pensato di cambiare il finale della “Carmen” di Bizet e così la protagonista non è uccisa, ma uccide il suo mancato assassino con una pistola (che alla prima ha fatto cilecca! ndr). Il tutto sarebbe «contro i femminicidi». E se si mettessero in scena “I Promessi Sposi” – troppo cattolico, troppo arretrato – con Renzo e Lucia che alla fine divorziano, o altro allegramente pensato? Sarà libertà, ma ti pare scemenza! Ancora: stesso giorno leggi (“Libero”, p. 25: «Costruito senza Dio») che «l'arte contemporanea trasforma le chiese in aspirapolvere» (sic!), ove quel «costruito» resta senza soggetto e soprattutto – dopo un elenco di “bruttezze” architettoniche per il quale può valere il “de gustibus” – leggi che tutto è messo sul conto del “Concilio Vaticano II” con seguito del nome di un “cardinale” che non è tale. Libertà per “Libero”? Così no! Per ripulire tutto ci vorrebbe proprio un “aspirapolvere”, ma passata e ripassata. Infatti stesso “Libero” (pp. 1 con foto e p. 8) è scalpore: «Cristiani trucidati, ma il capo dei vescovi pensa ai profughi»! In occasione della “Giornata pro migranti” (14 gennaio) – si legge su tutti gli altri giornali – il segretario della Cei ha parlato di immigrazione, ma su “Libero” Gianluca Veneziani lo contesta in grande evidenza: «Non c'è più religione», perché non ha parlato dei «cristiani trucidati»! Scemenza? Per l'incultura globale sì, ma per il riferimento diretto peggio! Infatti leggi anche lì che si trattava della «Giornata mondiale pro-migranti» prevista per domenica prossima. Di cosa doveva parlare il segretario della Cei? Di migranti, e ne ha parlato! E allora? A “Libero”, scrive Veneziani, di quella Giornata mondiale «veramente non sentivamo bisogno». Questa è la vera notizia! Da collezione...
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