martedì 5 giugno 2018
Parole “stupefacenti”: stupiscono, ma addormentano chiudendo occhi e cuore... Ieri tra virgolette (“Repubblica”, p. 21) si annuncia “la” nuova linea di condotta del Paese nei confronti del problema “migranti”. Così: «È finita la pacchia!» Che dire? Pensare la realtà delle migrazioni – centinaia di migliaia di persone e decine di migliaia di annegati, uomini, donne e bambini in esodo disperato verso terre lontane – come una “pacchia” è segno di follia voluta o inconscia, che sarebbe peggio. È auspicabile si tratti solo di un eccesso di polemica, libera ovviamente, ma se viene da un'autorità che ha nelle mani il potere sulla realtà delle leggi e della vita quotidiana dice che fatti seguenti in questa linea raddoppieranno la tragedia. Ma a sorprendere c'è altro, per fortuna meno preoccupante per tutti. “Nazione” (3/6, p. 6) «Bergogliano doc»: così viene presentato il cardinale Gualtiero Bassetti, e leggi che «è tra i fedelissimi in Conclave di papa Francesco». In Conclave? Ma Bassetti è cardinale dal 2014, e l'ultimo Conclave è quello del 2013! Come la mettiamo? Al solito: ci si arrangia, quando mancano argomenti seri. Vale anche, sempre 3 giugno quando – fonte sedicente “veritativa” – leggi che Giuseppe Conte come premier sarebbe stato «sgradito» alla Chiesa, che quindi «ora è a caccia di interlocutori», ovviamente diversi. E dire che tra le prime cose in pagina su quello che allora era solo Presidente incaricato si leggeva – con qualche sospetto – che aveva entrature in Vaticano, ma anche il contrario, e cioè che – attenti alle parole – dal «Vaticano, una delle Segreterie (S maiuscola! ndr) più potenti del pianeta» si «esortava a fare argine... contro il governo dei barbari»! Finito? No! C'era uno sguardo più penetrante: «Il Vaticano tifava contro il governo... I preti però sono più realisti». Fogli al vento: che se li porti via...
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