giovedì 24 marzo 2005
Ritornello ossessivo: è colpa dei preti! A testa bassa su Chiesa e cattolici, salvo quelli comodi, anzi"comodini e "tombolini" nella stanza dei sogni: loro. Il cardinale Ruini dice tranquillo a Famiglia Cristiana che "l'invito" ad astenersi - motivato e sempre più convincente nonostante l'"Arturino" Parisi che ora scopre che Giulio Andreotti, siccome dice che non andrà a votare,
"non ha capito" - è indirizzato anche ai non cattolici e allora "L'Unità", ieri, titola così: "Ruini estende il diktat ai non cattolici". Il "diktat"! Nel pezzo di Maria Zegarelli la Pollastrini, Ds, lamenta "la campagna ossessiva" della Chiesa" Ma sì, la cosa dura dal '48, e lo sappiamo: mai il popolo italiano è stato libero come sarebbe stato se le Zegarelli e le Pollastrini del tempo non avessero avuto contro i Ruini di allora. Oggi, come allora, dicono che "la Chiesa ha paura", e quindi ricorre ai "diktat". Vero. Ad ogni seggio, per il referendum, ci sarà un picchetto di guardie svizzere o di zuavi pontifici, per impaurire i votanti e sabotare il quoziente dei voti. È questa la forza dei preti, si sa. E "L'Unità", quoziente di intelligenza già fuori gioco, pur con tutte le Zegarelli e le Pollastrini appare impotente di fronte alle "divisioni del Papa", di staliniana memoria. E bastasse! Arrivano tegole nuove. Per colmo di misura, "Corsera" del 19/3, (p. 49), titolo che suona a morto: "Per le suore di San Basilio si mobilita tutto il quartiere". San Basilio, la roccaforte rossa di una volta, tutto mobilitato "per le suore". Ci deve essere sotto un "diktat". Per sapere di chi, Zegarelli e Pollastrini faranno una telefonata all'Arturino Parisi: lui "ha capito" tutto.
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