domenica 20 maggio 2018
Un'Ave Maria, cantata in Duomo, da un ragazzo musulmano, arrivato dal Kazakistan. È successo a Osimo, al termine di una celebrazione per le prime comunioni parrocchiali. L'episodio è raccontato dal parroco, don Dino Cecconi: «Il ragazzo era venuto la sera prima a visitare la chiesa ed era rimasto colpito calla struttura architettonica. Aveva provato l'acustica, dal momento che studia canto e eravamo rimasti reciprocamente impressionati, io per la voce, lui per l'effetto sonoro. Gli ho chiesto se desiderasse cantare in chiesa. Chiacchierando, mi ha rivelato la sua devozione mariana, e il desiderio di partecipare alla festa, per rendere omaggio ai comunicandi». Così è stato, al termine della funzione. La gente era visibilmente commossa, ha apprezzato il gesto e l'interpretazione.
«La sera – continua don Dino – il ragazzo è tornato con un amico armeno cattolico, anche lui studente di canto. Noi stavamo celebrando i santi martiri osimani, lui ha commentato che anche in Armenia c'è una grande sensibilità di culto verso i martiri cristiani, proponendomi un inno con cui nel suo Paese si rende omaggio ai martiri armeni. Terminata l'eucarestia abbiamo dato spazio a questo momento musicale che si è rivelato altissimo e intenso». «La musica – ha commentato l'arcivescovo Angelo Spina – riesce ad arrivare in breve tempo nel cuore degli uomini, compiendo percorsi che spesso, con altri canali, non si completano in anni e anni».
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