giovedì 31 agosto 2017
È arrivato in Calabria pochi mesi fa assieme ad altri migranti a bordo d'una delle tante navi che li salvano in mezzo al Mediterraneo prelevandoli da barconi più o meno sicuri, raggiungendo e fermandosi a San Lucido che è un paesone della costa tirrenica cosentina.
Qui s'è agevolmente integrato, trovando un alloggio e pure lavori saltuari anzitutto nei numerosi stabilimenti balneari presenti sul litorale come in altre piccole attività imprenditoriali. Quindi ha cominciato a muoversi in paese e contestualmente a frequentare la parrocchia. Quasi tutti i giorni è in chiesa per aiutare don Maurizio Spadafora e partecipare alla vita sociale e liturgica della comunità.
Osayande Darlington, 20 anni, nigeriano, è ormai un fedele come molti altri, tant'è che il parroco ha deciso d'inserirlo, primo africano, nel nuovo consiglio pastorale cui stava lavorando da tempo e che è stato presentato martedì in occasione della celebrazione legata al martirio di san Giovanni Battista.
Il percorso d'integrazione di Osayande nella comunità tirrenica è stato favorito dall'aiuto delle associazioni cittadine che lontano dai riflettori lavorano con e per i migranti. Lo hanno adottato da subito, anche perché il ventenne partecipa assiduamente alle funzioni religiose e nel pomeriggio s'impegna, tra l'altro, nelle attività dell'Azione Cattolica, che a San Lucido è molto attiva e coinvolgente.
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