Oppositore del nazismo testimone di fede nei lager
domenica 19 febbraio 2017
Per i nazisti era un prigioniero politico, ma quella condanna era semplicemente il risultato di un impegno radicato nell'amore per Dio e per il prossimo. Il beato Giuseppe Zaplata era nato nei pressi di Koscian, nel voivodato della Vecchia Polonia, e nel 1927 entrò nella congregazione dei frati del Sacratissimo Cuore di Gesù. Emise i voti solenni a Poznan nel 1938. Lavorò quindi nella Curia di questa città a contatto con il cardinale August Hlond, in seguito venne trasferito a Lviv. Poco dopo l'occupazione nazista venne arrestato a causa del suo impegno a favore dei propri compatrioti e rinchiuso nel campo di Mauthausen e poi a Gusen. Dal luglio 1940, infine, fu trasferito a Dachau, dove all'inizio del 1945 si diffuse un'epidemia di tifo: Zaplata si offrì di curare i malati, ma contrasse egli stesso la malattia, e morì il 19 febbraio 1945.
Altri santi. San Barbato di Benevento, vescovo (610-682); san Mansueto di Milano, vescovo (VII sec.). Letture. Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48. Ambrosiano. Bar 1,15a;2,9-15a; Sal 105; Rm 7,16a; Gv 8,1-11.
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