martedì 26 luglio 2016
A causa di un conflitto giunto al sesto anno, più della metà della popolazione siriana ha dovuto lasciare la propria casa. Tra i cinque milioni di profughi che hanno passato la frontiera, un milione e 100mila si sono rifugiati in Libano. È lo stesso numero di tutte le domande di asilo politico presentate da siriani nei 37 Stati europei: peccato che il Paese dei cedri sia grande quanto l'Abruzzo.Rischiamo di perdere una generazione: 250mila bambini in età scolare, accampati nei campi libanesi, sono fuori dal sistema scolastico. Una buona notizia arriva dal nuovo accordo tra la Fondazione Milan e l'Acnur, che permetterà a 90 siriani di accedere alle aule in un secondo turno, di pomeriggio. Dal 2013, infatti, il sistema scolastico libanese ha raggiunto la saturazione e non ha più avuto le risorse per consentire ai bambini siriani di frequentare le lezioni. In sei anni di collaborazione, quasi 20mila rifugiati hanno beneficiato dell'aiuto della onlus nata dalla squadra rossonera. Lo scorso anno, proprio in Libano sono stati ristrutturati dodici impianti sportivi in aree dove sono presenti molti rifugiati siriani. Spiega Federico Clementi di Acnur: «La collaborazione è orientata su una comunanza di visione e su un approccio concreto, in questo caso l'importanza dell'educazione, sia come risorsa essenziale per la costruzione di un futuro che come veicolo di integrazione sociale». Nelle squadre di calcio giocano insieme bambini siriani e coetanei libanesi, in modo da prevenire tensioni della popolazione maggioritaria verso i profughi.
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