giovedì 19 maggio 2005
Ti senti ombelico del mondo e fai "pigliatutto". Lunedì "Corsera" (p. 15) Luciano Canfora, esperto di lingue antiche e marxista puro: "Le parole del Pontefice? Patrimonio della sinistra". Il Papa dice che occorre "infrangere le barriere" e "fare da ponte" per un mondo aperto ai diritti di tutti senza ingiuste disuguaglianze tra sessi, classi e razze, e lui è geloso: "Ratzinger ha detto esattamente quello che la sinistra attuale pensa"! Usurpatore? Due riserve. La prima su quell'"attuale". Ben detto! In passato "la sinistra" di Lenin, Stalin, Mao, Pol Pot, non fu così attiva per un mondo aperto ai diritti di tutti nella pace e nella giustizia, e la memoria corta in pagina fa buon gioco. La seconda? Non c'è neppure il "piatto di fagioli", e in tema di primogeniture Gesù di Nazaret e Paolo di Tarso - "in Cristo non c'è più né uomo né donna, né giudeo né greco, né schiavo né libero"" - sono in anticipo sulla sinistra di sempre. Serve un po' di "relativismo" nelle affermazioni decise. Resto in tema. Ieri, "Liberazione", p. 6, grosso articolo su un prete che a Parma ha incontrato pubblicamente Fausto Bertinotti per parlare di problemi attuali. Benissimo, ma dal testo risulta che avrebbe esclamato: "nessuno si scandalizzi, ma si può essere cristiani e marxisti". Allora malissimo. Se le parole hanno un senso è contraddizione totale, e rischio davvero forte di imbroglio. "Marxismo" è filosofia, è immanenti-smo, è materialismo, è ateismo" E allora? Allora chi si sente ombelico del mondo strumentalizza tutto: anche il cervello altrui. E non va bene, per il padrone: del cervello.
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