mercoledì 3 novembre 2010
Il senso innato delle proporzioni è molto prezioso, e molto dannoso invece quello acquisito e forse incosciente delle sproporzioni" Due esempi da collezione in tandem sul "Corsera" sabato scorso (30/10). Uno: a p. 52, "Cultura", leggi di una ricerca su «Come sarà il mondo tra venti anni», e tra le 90 risposte, da Martin Amis a Woody Allen, un posto d'onore è riservato allo scrittore Salman Rushdie, notissima vittima delle minacce del fondamentalismo islamico, che inizia felicemente: «A dire il vero non ho alcuna visione d'avvenire" avendo avuto qualche problema con i profeti». Ma poi aggiunge: «Se avessi diritto ad un solo auspicio, meno religione mi andrebbe benissimo. Molta meno religione. Preferibilmente, che la religione non ci fosse affatto. Questo abbasserebbe il livello d'idiozia mondiale di almeno la metà" Sarebbe sufficiente». Leggi e puoi pensare alla metà superstite, con quelli che avendo subito una vicenda personale e particolare, come Rushdie pensa di essere l'ombelico del mondo intero, e nel caso cancellerebbe tutte le religioni. Come detto: senso di sproporzioni assente. Due: stesso giornale, stesso giorno (p. 56) L'"opinione" di Marco Ventura raddoppia: «Evangelici compatti al Mid-term, per la Chiesa globale di Cristo». Leggi e apprendi che «gli evangelici sono cristiani alternativi alle chiese storiche" Passione, leader carismatici, niente ortodossia, niente istituzione" con più di mezzo miliardo di fedeli». «Mezzo miliardo»? Con tutto il rispetto: quella cifra può pensarla solo chi non ha senso delle proporzioni e può dire ogni cosa, anche la più incredibile, senza mettersi a ridere da solo"
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