mercoledì 8 febbraio 2012
Constati, e un po' prevedi. Venerdì poche righe in pagina – c'era l'emergenza neve – per l'annuncio del promotore di Giustizia monsignor Scicluna su «significato e obiettivi» di un Convegno – «110 Delegati dei vescovi di tutto il mondo» – che si svolge a Roma in tema di pedofilìa nelle file del clero. Ieri però ampio spazio alle cronache. "Messaggero" (p. 15), "Corsera" (p. 28 e sommario secco: «Il cardinale Levada: la Chiesa ha l'obbligo di denunciare i crimini alle autorità civili»), "La Stampa" (p. 21), "Il Foglio" (p. 3), "Libero" (p. 19), "Unità" (p. 34), "La Nazione" (p. 16: «Preti pedofili: ora la frusta») ecc…E ovviamente "Avvenire" (pp. 1 e 19: «Abusi…priorità alle vittime»). Si dà atto di quanto detto e fatto con nettezza: «Il giro di vite»… «Aiutiamo le vittime». Eccezioni? Solito titolone sul "Fatto" a tutta pagina 10: «Al convegno… il cardinale non risponde»! Siccome dopo la sua chiara relazione il cardinale Levada non ha risposto a domande dei giornalisti Marco Politi è scatenato: «Comincia con un'assenza il grande convegno». Levada c'era? Sì, ma siccome non ha risposto alle domande di Politi è come se fosse assente. Constati: al "Fatto" si sentono l'ombelico insaziabile del mondo, e tutto il resto non conta! E per il tuo "prevedi"? "Repubblica", tutta p. 57, «Il peso della libertà»: titolone che "lancia" un libro di Augias. La tesi? «L'evidente fragilità politica e civile degli ultimi decenni è la versione attuale di una lunga vicenda storica». Scommettiamo che in fin dei conti – anzi, all'inizio: anche loro sono l'ombelico del mondo – la «lunga vicenda» dirà che tutto viene dalla vera malattia italiana, la presenza della Chiesa cattolica? Scommettiamo.
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