martedì 6 dicembre 2016
Libertà? Certo, ma se volgare e offensiva è libertà anche dirla tale, perché “Il pubblico reclama una Tv garbata, non volgare”. Così Riccardo Bocca (“L'Espresso”, 27/11, p. 63), attento da sempre a Tv e dintorni da fine anni '80, ai tempi di “Mixer” su Rai2. Qui d'accordissimo! Peccato che lì stesso (p. 23) leggi Michele Serra con questo titolo: “Papa Gigi dà udienza al premier Briatore”! Con particolari: “Briatore regala al Papa un preziosa collezione di ombrellini di carta…Il Papa a Briatore un santino di Pamela Prati”. De-risione, per far ridere: di manica rozza! Spirito di…patata? E così siamo fritti! In ogni caso nessun “garbo”, ma volgarità voluta e ammantata di avanguardia: un po' schifo! Libertà anche in altri campi, più vicini, ove leggi tutti i giorni che ecclesiastici di rango insistono clamorosamente nel chiedere al Papa di rispondere ai loro “dubia”, mentre è chiaro che – letto anche a chiare lettere qui più volte, p. es. l'altro ieri – Francesco ha già risposto proponendo verità dottrinali insieme a discernimento nella linea dell'inclusione come salvezza delle anime, legge che governa tutta la realtà ecclesiale, codificata persino nell'ultimo comma del Codice Canonico. C'è ancora tra vari commentatori chi pare avere come argomento fisso l'isolatissima trincea di una guerra che dura almeno dalla chiusura del Vaticano II, e legge la storia con lenti nostalgiche. Paiono pensarsi in cielo da soli, contro tutti, ma sembrano sotto terra. Dunque da una parte volgarità “laica” esibita per identificare fede e oscurantismo negatore di libertà e modernità e dall'altra nostalgia ideologica di una fede disegnata in proprio per uso e consumo polemico in una Chiesa per loro in preda ai “dubia” mai risolti. Sgarbi volgari di irrisione offensiva e nostalgie vuote: sintomi condivisi da due estremi. Che brutta malattia!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI