martedì 7 maggio 2013
Offese: senso largo e senso stretto… Largo ieri sul “Corsera” (p. 8) titolo secco: «Boldrini: limiti alla pubblicità che usa il corpo delle donne». Proposta seria in tempi di “femminicidio”, dramma di squilibri e malvagità maschile che si scaricano sulle donne. Consenti, ma quando chiudi il giornale trovi l'ultima pagina intera occupata da “pubblicità” con un corpo di donna e pochissima stoffa addosso. Ovvio – sia chiaro – che la Boldrini non è il “Corsera”, e perciò vale il «senza offesa», ma ci si può riflettere. Offesa invece, e tanta, sul “Sole 24Ore” (5/5, p. 26), prima pagina de “la Domenica” con grande apertura nel titolo: «Tutti i peccati della Controriforma». Massimo Firpo racconta un libro di due autori – «Clero criminale . L'onore della Chiesa e i delitti degli ecclesiastici nell'Italia della Controriforma» – definendolo nel sommario «Uno studio esente da toni scandalistici, rigoroso e documentatissimo» che «mostra le resistenze della Chiesa a ogni reale rinnovamento morale». L'inizio di Firpo denuncia la «vulgata storiografica» che avrebbe messo in rilievo l'opera della Chiesa per «un tenace processo di riforma, sia pur lento e difficile, ma alla fine vittorioso». Sono balle! «La» Chiesa, e non solo quella italiana – come parrebbe dal titolo – fu in blocco «contro ogni rinnovamento morale». «Ogni»! Carlo e Federigo Borromeo, Filippo Neri, Vincenzo de' Paoli, Francesco di Sales, Ignazio di Loyola, il grande Baronio e tanti altri, in almeno un paio di secoli? Cancellati dai due autori e da Firpo con uno «studio documentatissimo» di 248 pagine? Per tre secoli solo “Duecentoquarantotto”? Va bene tutto…Va bene la promozione dei “colleghi”! Ma qui si tratta di storia di secoli ridotta a calunnia globale. Pubblicità anche questa, ma qui la presunzione pregiudiziale indecente abusa dell'incultura altrui. Una vera offesa…
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