domenica 1 luglio 2018
La stagione calda porta con sé anche il torrido delle stanchezze accumulate da mesi e come si spera in una brezza serale che allevii il peso dei gradi o l'afa della giornata, così vi è per il periodo estivo l'aspettativa di un soffio che non sfiori solo la pelle, ma che scenda nel cuore, che raggiunga le radici dell'anima, rugiada benefica e fresca. Porta d'ingresso di questo alito piacevolmente freddo e vitale sono gli occhi, lucerna del corpo (Mt 6,21). Su quale orizzonte si proietterà la loro ricerca? Sulle bancherelle dello "scontato"? Avranno gli sguardi il coraggio di nuovi traguardi? Il periodo estivo porta inevitabilmente con sé il desiderio di novità, la voglia di visitare qualcosa di mai visto e magnifico, o per natura o per arte, l'incontro con una cultura nuova e attraente da penetrare al di là del suo guscio esotico, la speranza di un incontro, di trovare una persona che chiuda per sempre la porta della solitudine nella propria vita. Il primo racconto di creazione è un po' come una collana dove si alternano perle che ritornano a intervalli regolari. Una di queste è il ritornello che dice: «E Dio vide che era cosa buona». Ci lasceremo guidare dalla Parola alla ricerca di questo buono che il creato manifesta.
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