Nell'officina del fabbro un giovane «abitato» da Dio
domenica 5 maggio 2019
La vita del giovane santo Nunzio Sulprizio – canonizzato lo scorso 14 ottobre da papa Francesco – ci ricorda che il buio delle nostre sofferenze non è ciò che ci definisce, perché siamo esseri chiamati a vivere nella luce. Nato il 13 aprile 1817 a Pescosansonesco (Pescara), Nunzio rimase orfano e a nove anni perse anche la nonna materna, che lo aveva cresciuto nella fede. Trovò quindi lavoro nell'officina di fabbro di uno zio, ma il suo fragile fisico fu segnato dalle fatiche. Nel 1831, per una malattia alla tibia, si trovò in ospedale prima a L'Aquila e poi a Napoli. Qui conobbe il colonnello Felice Wochinger, che fu per lui quasi un padre fino alla morte, avvenuta il 5 maggio 1836. In quei pochi anni di vita Sulprizio era riuscito comunque a colpire tutti per la testimonanza di una bontà e di una speranza che erano il riflesso di un cuore abitato da Dio.
Altri santi. San Geronzio di Milano, vescovo (V sec.); Nostra Signora d'Europa. Letture. At 5,27-32.40-41; Sal 29; Ap 5,11-14; Gv 21,1-19. Ambrosiano. At 28,16-28; Sal 96; Rm 1,1-1-16b; Gv 8,12-19.
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